LOT / Luce, opacità e trasparenza nella pittura di Dana Constantin | a cura di Ruxandra Demetrescu

L'Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia, in collaborazione con l’Unione degli Artisti di Timisoara e l’Università dell’Ovest Timisoara, organizza, dall 12 al 23 maggio 2023, nella Piccola Galleria, la mostra LOT / Luce, opacità e trasparenza nella pittura di Dana Constantin, a cura di Ruxandra Demetrescu.

Inaugurazione: 12 maggio 2023, ore 17:00

Ingresso libero:
Martedì – venerdì, 15:30-19:30
Sabbato e domenica, 10:00-12:30 e 15:30-19:30

La mostra e inclusa nel programma Timisoara2023 – Capitale Europea della Cultura.



LOT / Luce, Opacità e Trasparenza nella pittura di Dana Constantin
Maggio 2023
Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica, Venezia
Piccola Galleria

L’attività artistica di Dana Constantin può essere decifrata sotto il segno di un’abile strategia di “riabilitazione” della pittura tra “faire” e “magie”, per riprendere la famosa frase di Diderot. Cercando di analizzare le coordinate fondamentali della sua biografia artistica, ho scoperto un percorso coerente, caratterizzato da semplificazione, approfondimento ed essenzializzazione. Il disordine delle forme naturali è stato progressivamente sottoposto a un’operazione di purificazione e di concentrazione sui mezzi fondamentali della pittura: il punto, la linea, il colore (o, più precisamente, la superficie ricoperta di colori).

Cosa ci propone Dana Constantin nelle sue serie visive? La risposta mi sembra evidente: un attento esercizio dell’occhio, che può condurre a quella “emissione dell’occhio”, di cui scriveva Ștefan Augustin Doinaș: “Guardo infuocato e la strada/ improvvisamente prende fuoco/ imploro con gli occhi la cenere/ ritorna a essere strada”. Per la pittrice, sembra fondamentale “rendere la pura espressione dello spazio pittorico raffigurato attraverso la monocromia, che riscopre le certezze della simmetria/asimmetria in opposizione all’imprevedibile divenire della macchia”.

Nel ciclo LOT (luce, opacità, trasparenza), realizzato questa primavera, Dana Constantin sperimenta i mezzi espressivi della pittura a olio su tela, unendoli ai sorprendenti effetti del collage, applicato rigorosamente sulla superficie del quadro. La sua attività artistica è dominata dalla riflessione astratta su due elementi plastici privilegiati: la Superficie e la Linea, che (pro)vengono dall’osservazione diretta del ritmo dato dalle strutture in natura. Il dialogo con le forme naturali sembra giunto a una felice conclusione, espressa attraverso una profonda esplorazione dell’architettura interna della forma: letta in chiave formalistica, richiama il concetto di “configurazione architettonica” formulato nel 1893 da Adolf von Hildebrand, il quale sostiene che il contenuto di un’opera d’arte consiste nelle forme spaziali in cui la natura si rivela, e che “i problemi della forma, così come si presentano nella configurazione architettonica di un’opera, non derivano direttamente dalla natura, ma sono problemi esclusivamente artistici”. Nel caso di Dana Constantin, come lei stessa dice, sono essenziali gli “interessi formali e architettonici che seguono il potere creativo della natura”. LOT è, in questo momento, la sintesi di tutti gli interessi formali che hanno accompagnato il percorso artistico di Dana Constantin, dalla purificazione dalle allusioni vegetali alle strutture cromatiche dominate da linee severe, fino al recupero di una dimensione organico-astrattiva.

Dana Constantin continua a guardare intensamente la realtà che vede, per identificare l’essenza oltre l’apparenza. Oppure, per citare di nuovo il poeta: “uno sguardo magico/ emissione degli occhi/ una sosta temporanea/ del grande malocchio” (Ștefan Augustin Doinaș).


Ruxandra Demetrescu

Traduzione di Afrodita Cionchin



Ruxandra Demetrescu (nata nel 1954), è una storica dell'arte, professoressa di storia dell'arte e teo-ria presso il Dipartimento di Dottorato dell'Università Nazionale delle Arti di Bucarest, dove insegna teoria dell'arte, studi museali e arte moderna romena. È stato Rettore dell'Università Nazionale delle Arti di Bucarest (2006–2012) e primo direttore dell'Istituto Culturale Romeno di Berlino (1999–2003). I suoi obiettivi di ricerca sono la storia delle teorie dell'arte nell'area di lingua tedesca (Konrad Fiedler, Alois Riegl, Aby Warburg, Walter Benjamin) e l'arte moderna rumena tra le due guerre. È stato Rudolf Arnheim visiting professor a l'Università Humboldt di Berlino nell'autunno del 2012. Ha coordinato progetti di ricerca e curato mostre personali di artisti romeni. Ha pubblicato numerosi testi in cataloghi di mostre di artisti romeni.

Dana Constantin è nata a Târgu-Mureș, Romania, il 12 luglio 1962. Nel 1988 si è laureata in pittura presso l'Istituto di arti plastiche "Ion Andreescu", Facoltà di arti plastiche e decorative di Cluj-Napoca. È un'artista visiva/pittrice e professoressa presso la Facoltà di Arti e Design dell'Università Ovest di Timișoara, Romania. Ha svolto un'intensa attività artistica ed ha esposto in numerose gallerie e musei sia in Italia che all'estero. In Romania: 17 mostre personali, oltre 38 mostre collettive, oltre 50 mostre collettive, oltre 15 mostre nazionali e 8 biennali nazionali. All'estero: 3 mostre personali, oltre 27 mostre collettive, 5 mostre d'arte rumene (sotto gli auspici di alcuni ministeri o fondazioni culturali) e 15 biennali internazionali.


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LOT / Light, Transparency, Opacity in Dana Constantin’s Painting

Romanian Institute of Culture and Humanistic Research – Venice

May 2023

Piccola Galleria

Dana Constantin’s artistic activity can be interpreted as a skilful strategy of ‘rehabilitating’ painting between le faire and la magie, to use Diderot’s well-known words. Trying to analyze the fundamental coordinates of her artistic biography, I have discovered a coherent trajectory characterized by simplification, thoroughness, and essentialization. The disorder of natural forms was gradually subjected to purification and concentration of the fundamental means of painting: the point, the line and colour (or, more precisely, the surface covered in colours).

What does Dana Constantin propose in her visual series? The answer seems obvious to me: a careful exercise of the gaze, which can lead to that ‘emission of the eye’ the poet Ștefan Augustin Doinaş wrote about: ‘my gaze is fire and the road/suddenly takes fire/my gaze begs and the ashes/change back into a road’. For the painter, ‘to render the pure expression of the pictorial space represented by the monochrome, rediscovering the certainty of symmetry/asymmetry in opposition to the unpredictable becoming of the spot’ seems fundamental.

In the LOT cycle (light, transparency, opacity), created during this spring, Dana Constantin experiments with the expressive possibilities of oil painting, combined with the surprising effects of collage. The visual synthesis between appearance and essence is mediated by the abstract reflection between two privileged elements: the Surface and the Line, which derive from the direct observation of the rhythm set by the structures existing in nature. The exciting dialogue with the natural forms has now reached a happy conclusion expressed in the profound exploration of the internal architecture of form: interpreted in a formalistic key, it recalls the concept of ‘architectonic setting’ formulated in 1893 by Adolf von Hildebrand, for whom an artwork is composed of spatial forms in which nature is revealed and who stated that ‘the problems of form arising from the architectonic setting of a work do not derive directly from nature but are exclusively artistic.’ In Dana Constantin’s case, as she herself confesses, the essence lies in ‘the formal and architectonic concern with nature’s creative power’.

LOT is, at this moment, the synthesis of all the form-related concerns that have accompanied Dana Constantin in her artistic journey from the purification of the vegetal allusions to the chromatic structures dominated by rigid lines and the recovery of an organic–abstracting-rendering dimension.The artist keeps looking at reality with concentration, to discover the essence beyond the appearance. Or, to quote the poet Ştefan Augustin Doinaş again: ‘a magical gaze/a radiating eye/a momentary stay/of the magic spell’.

Ruxandra Demetrescu



Ruxandra Demetrescu (b.1954), art historian, professor of art history and theory at the Department of Doctoral Studies of the National University of Arts in Bucharest, Romania, where she teaches art theory, museum studies and modern Romanian art. She was the Rector of the National University of Arts in Bucharest (2006–2012) and the first Director of the Romanian Cultural Institute in Berlin, Germany (1999–2003). Her research focuses are the history of art theories in German-speaking space (Konrad Fiedler, Alois Riegl, Aby Warburg, Walter Benjamin) and Romanian interwar artistic modernity. She was Rudolf Arnheim visiting professorat the Humboldt University in the fall of 2012. She coordinated research projects and curated solo shows of contemporary Romanian artists. Published numerous texts in Romanian contemporary visual artists’ exhibition catalogues.

Dana Constantin was born in Târgu-Mureș, Romania, on 12 July 1962. In 1988, she majored in Painting at the ‘Ion Andreescu’ Institute of Plastic Arts, Faculty of Plastic and Decorative Arts in Cluj-Napoca. She is a visual artist/painter and a professor at the Faculty of Arts and Design of the West University of Timișoara, Romania. She has had an intense artistic activity and has exhibited in many galleries and museums both in the country and abroad. In Romania: 17 solo exhibitions, over 38 group exhibitions, over 50 collective exhibitions, over 15 national exhibitions, and 8 national biennials. Abroad: 3 solo exhibitions, over 27 group exhibitions, 5 Romanian art exhibitions (under auspices of certain ministries or cultural foundations), and 15 international biennials.