Il compimento e il riconoscimento internazionale dell’Unione della Bessarabia con la Romania (1918–1920)

Prof. Igor Şarov
Rettore dell’Università Statale della Moldavia di Chişinău

Il compimento e il riconoscimento internazionale dell’Unione della Bessarabia con la Romania (19181920)

– Domenica 24 marzo 2024, ore 15:00, presso Palazzo Giureconsulti, Piazza dei Mercanti 2, Milano;
– Lunedì 25 marzo 2024, ore 17:30, presso l’Università di Padova, Palazzo Bo’, Archivio antico, Via VIII Febbraio 2, Padova.

In occasione dell’anniversario storico dell’Unione della Bessarabia con la Romania, avvenuta il 27 marzo 1918, l’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia, il Dipartimento di Studi Linguistici e Letterari dell’Università di Padova e la Società di Studi Romeni «Miron Costin», in collaborazione con l’Università Statale della Moldavia di Chişinău e con le associazioni della diaspora moldava e romena di Milano, hanno invitato il Prof. Igor Şarov, Rettore dell’Università Statale della Moldavia di Chişinău, a tenere una conferenza intitolata: Il compimento e il riconoscimento internazionale dell’Unione della Bessarabia con la Romania (19181920). L’evento avrà luogo a Milano, domenica 24 marzo 2024, ore 15:00, presso il Palazzo Giureconsulti, Piazza dei Mercanti 2, e a Padova, lunedì 25 marzo 2024, alle ore 17:30, nella Sala dell’Archivio Antico, Palazzo Bo’, Università di Padova, Via VIII Febbraio 2.

Il Prof. Igor Şarov presenterà la situazione della Bessarabia nel contesto storico dell’unione con la Romania, nel marzo del 1918, nonché le azioni diplomatiche intraprese dal Governo romeno negli anni tra il 1918 e il 1920 a favore del riconoscimento dell’Unione sul piano internazionale. Presso l’Università di Padova, la conferenza verrà preceduta dalle parole introduttive del Prof. Dan Octavian Cepraga, titolare della Cattedra di Lingua e letteratura romena del Dipartimento di Studi Linguistici e Letterari e del Prof. Cristian Luca, direttore dell’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia.

Lo scoppio della rivoluzione del febbraio 1917 all’interno dell’Impero zarista aveva offerto l’occasione per la creazione a Chişinău del Partito Nazionale Moldavo, con un programma che comprendeva rivendicazioni sociali e politiche, come la democratizzazione del paese e la restituzione delle proprietà ai contadini, ma anche nazionali, come la richiesta di una ampia autonomia amministrativa, giuridica, ecclesiastica, scolastica ed economica per la Bessarabia. Allo stesso tempo, le leggi che riguardavano gli affari interni della Bessarabia, avrebbero dovuto essere redatte da un Consiglio Nazionale («Sfatul Ţării»), secondo le antiche consuetudini. Nelle adunanze e manifestazioni popolari, durante i congressi del corpo docente delle istituzioni scolastiche, dei religiosi, delle cooperative rurali venivano avanzate istanze per l’autonomia amministrativa, ecclesiastica ed economica della Bessarabia, per l’elezione di un organo legislativo, vale a dire il Consiglio Nazionale, per l’adozione dell’alfabeto latino e l’insegnamento in lingua materna nelle scuole. Il Congresso militare di Chişinău (20 ottobre/2 novembre–27 ottobre/9 novembre 2017), al quale parteciparono 898 delegati in rappresentanza di circa 300.000 soldati bessarabeni presenti su tutti i fronti all’interno dell’esercito russo, proclamò l’autonomia territoriale della Bessarabia e la creazione del Consiglio Nazionale («Sfatul Ţării»), in cui vennero eletti 195 deputati: 150 romeni bessarabeni e 45 rappresentanti delle minoranze.

I lavori del Consiglio Nazionale si svolsero a Chişinău tra il 21 novembre/4 dicembre e il 2/15 dicembre 1917, sotto la presidenza di Ion Inculeţ. Nel nuovo contesto che si era creato, Sfatul Ţării, divenuto l’organo supremo del potere statale in Bessarabia e in Transnistria, riuscì ad adottare celermente le misure e le decisioni che si imponevano, tra cui: la difesa della popolazione dall’anarchia e dai saccheggi dei soldati russi bolscevichi o in via di bolscevizzazione, la nomina di commissari delegati del potere centrale in ogni distretto, la cattura dei disertori e la loro espulsione in Russia. Il 2/15 dicembre 1917, il Consiglio Nazionale proclamò la nascita della Repubblica Democratica Moldava, il testo della proclamazione essendo stato scritto e letto da Pantelimon Halippa, uno dei principali fautori della causa dell’Unione della Bessarabia con la Romania. All’inizio del 1918, Pantelimon Halippa era a capo della corrente unionista, offrendo un contributo essenziale alle azioni che preparavano l’unione della Bessarabia con la Romania.

Sfatul Ţării voterà all’unanimità, nella seduta solenne del 24 gennaio/3 febbraio 1918, l’indipendenza della Repubblica Democratica Moldava e il 27 marzo/9 aprile 1918 l’unione con la Romania. La Dichiarazione dell’Unione, firmata dal presidente del Consiglio Nazionale Ion Inculeţ e dal segretario Ion Buzdugan, proclama: «La Repubblica Democratica Moldava (Bessarabia), nei suoi confini tra il Prut, il Nistru, il Danubio, il Mar Nero e le antiche frontiere con l’Austria, strappata dalla Russia più di cento anni fa dal corpo della vecchia Moldavia, in virtù del diritto storico e del diritto nazionale, sulla base del principio che i popoli da soli possono decidere la propria sorte, da oggi in avanti e per sempre si unisce alla propria madre Romania». Il primo ministro della Romania, Alexandru Marghiloman, testimone dell’evento, dichiarò che, in nome del popolo romeno e del re Ferdinando I, prendeva atto del voto quasi unanime dello Sfatul Ţării e proclamava la Bessarabia unita con la Romania: «la Bessarabia è d’ora in poi unita per sempre con la Romania». Il 9/22 aprile 1918 il re Ferdinando I firmò il Regio Decreto di unione della Bessarabia con la Romania, atto controfirmato da Alexandru Marghiloman, Presidente del Consiglio dei ministri, e da Dimitrie Dobrescu, ministro della Giustizia.

Il Giorno dell’Unione della Bessarabia con la Romania è celebrato ogni anno il 27 marzo, come previsto dalla Legge 36/2017. In base alle previsioni di legge, il Giorno dell’Unione della Bessarabia con la Romania può essere celebrato dalle autorità dell’amministrazione centrale e locale, dalle organizzazioni non governative, dai musei e dalle rappresentanze della Romania all’estero, mediante l’organizzazione di eventi e manifestazioni pubbliche di natura culturale e scientifica.

Igor Şarov, nato nel 1967 a Căuşeni (nell’allora Repubblica Socialista Sovietica di Moldavia), è un insigne storico formatosi presso l’Università Statale della Moldavia di Chişinău, specialista nella storia e nella storiografia moderna e contemporanea della Bessarabia. Già Preside della Facoltà di Storia dell’Università Statale della Moldavia, è stato Vice-Ministro alla Cultura tra il 2013 e il 2017, in seguito Segretario di Stato presso il Ministero dell’Istruzione, della Cultura e della Ricerca tra il 2017 e il 2019 e infine Ministro, presso il medesimo Ministero, da marzo a novembre 2020. Ha pubblicato su argomenti di storia moderna e contemporanea numerosi studi e articoli, monografie, edizioni di documenti, apparsi in sedi prestigiose a Chişinău, Iaşi, Bucarest, Oradea, Cluj-Napoca. Nel 2020 è stato eletto Rettore dell’Università Statale della Moldavia di Chişinău, la più importante istituzione di studi superiori della Repubblica Moldova.