










- 14 June 2022
- Etichete Cătălin Pavel Arheologia iubrii Accademia di Romania Letterature
Martedì, 14 giugno 2022, ore 18:00, la Casa delle Letterature (Piazza dell'Orologio, 3) ospiterà un incontro con lo scrittore Cătălin Pavel il quale, insieme al suo traduttore, prof. Bruno Mazzoni e allo storico dell’arte Silvia Panichi, presenterà il volume „L’Archeologia dell’amore. Dal Neanderthal la Taj Mahal”, pubblicato quest’anno da Neo Edizioni e presentato in pria assoluta al Salone Internazionale del Libro di Torino.
L’incontro letterario con lo scrittore e l’archeologo Cătălin Pavel è organizzato dall’Accademia di Romania in Roma in partenariato con la Casa delle Letterature - Biblioteche di Roma, Neo Edizioni e la libreria Altroquando - Otherwise. Per ulteriori informazioni circa la partecipazione all’evento si rimanda al sito: https://www.bibliotechediroma.it/opac/news/larcheologia-dellamore/30495.
Per la partecipazione alla presentazione è opportuno prenotare all’indirizzo: casadelleletterature@bibliotechediroma.it.
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Cătălin Pavel (n. 1976) è scrittore ed ha conseguito il dottorato di ricerca in archeologia. Ha pubblicato volumi di poesia e di narrativa. Ha partecipato a cantieri archeologici in Romania, Germania, Francia, Inghilterra, Marocco, Israele e in particolar modo in Turchia (a Mileto, Troia e Gordio). Ha pubblicato inoltre volumi scientifici: „Describing and Interpreting the Past“ (Casa Editrice dell’Università di Bucarest, 2010) e, in quanto co-autore, „Dizionario di Mitologia Greco-Romana“ (Corint, 2011). I suoi volumi hanno riscosso il favore del pubblico e della critica, la quale lo ha insignito di diversi premi.
„L’archeologia dell’amore. Dal Neanderthal al Taj Mahal” di Cătălin Pavel è stato pubblicato dalla Humanitas Editrice nel 2019; il successo di pubblico lo ha reso un bestsellerin Romania. Il libro è stato già tradotto e pubblicato quest’anno in Francia (Éditions de l’Aube) e in Italia (Neo Edizioni).
Il volume raccoglie in 15 capitoli oltre 45 mila anni di storie di individui e di amori ricostituiti con cura sula base del materiale archeologico che è sopravvissuto al passaggio del tempo.
„“Ciò che potremmo fare è ricostruire i nostri sentimenti partendo dai resti del passato. Nella preistoria, dove mancano fonti scritte, l’archeologia è l’unico modo – buono o cattivo che sia – per capire cosa accade ad una coppia. In quale altro modo possiamo scoprire quanto ci sia vicino un anonimo abbraccio dell’Età del Ferro? I casi di studio proposti mostrano che anche gli oggetti – e le ossa – per quanto frammentari, dicono qualcosa che i testi sull’amore non potranno mai dire. Dalle tombe di Adamo ed Eva a quelle dei soldati della Prima guerra mondiale, dal papiro orfico di Mangalia alle iscrizioni in un lupanare pompeiano, il lettore è invitato a partecipare a un insolito esperimento tra le dinamiche storiografiche dell’amore” (Cătălin Pavel)
Silvia Panichi, archeologa e storica dell’arte, antichista di formazione, si occupa in particolare della trasmissione di temi e modelli dell’antichità classica nell’arte moderna. Insegnante e traduttrice, ha pubblicato, insieme a Vincenzo Farinella, “L’eco dei marmi. Il Partenone a Londra: un nuovo canone della classicità” (Donzelli, 2003),Teresa Mattei (Pacini, 2014); Roma antica e la nuova America (Donzelli, 2018).Insieme a Donatella Puliga, dei volumi In Grecia. Racconti dal mito, dall'arte e dalla memoria (ultima edizione, Einaudi 2016), Un'altra Grecia. Le colonie d'Occidente tra mito, arte e memoria (Einaudi, 2005 e 2019) e Roma (Einaudi, 2012 e 2019). Dal 2008 al 2013 è stata assessora alla Cultura del Comune di Pisa.