Il pianista Lucian Ban e il violista Mat Maneri presentano “Transylvanian Concert” nell’ambito del festival JAM – Jazz Area Metropolitana
Martedì, 2 maggio 2017, dalle ore 21:00, presso l’Aula Magna dell’Ateneo Veneto di Venezia (Campo San Fantin 1897), l’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia, in collaborazione con l’Ateneo Veneto di Venezia, sostiene la presentazione del progetto musicale “Transylvanian Concert”, un concerto di jazz che sarà tenuto dal pianista romeno Lucian Ban e dal violista Mat Maneri nell’ambito dell’edizione 2017 del festival JAM–Jazz Area Metropolitana.
Il formato classico del dialogo tra il pianoforte e la viola acquisisce, nell’album proposto da Lucian Ban e Mat Maneri, delle nuove dimensioni – dal jazz e blues alla Doina romena, dalla musica da camera alle composizioni e direzioni del jazz del XXI secolo. I due musicisti hanno collaborato per la prima volta nel pluripremiato ottetto Enesco Re-Imagined, diretto dal pianista romeno Lucian Ban e il bassista americano John Hebert, un progetto che“re-immagina” la musica di George Enescu dalla perspettiva del jazz contemporaneo. La sua anteprima mondiale al Festival Internazionale George Enescu nel 2009, con un gruppo che includeva alcune delle leggende del jazz contemporaneo quali: Badal Roy (tabla), Gerald Cleaver (batteria), Tony Malaby (sassofono), Ralph Alessi (tromba), Enesco Re-Imagined è stato inciso dalla maggiore casa discografica Sunnyside Records di New York e ha vinto numerosi premi BEST OF 2013da parte dalla critica e della stampa specialistica, conseguendo ottimo successo in tutto il mondo. L’originalità e l’intensità musicale, la straordinaria sintonia tra i due musicisti del duetto “Transylvanian Concert” conseguirono la fama internazionale per il pianista di origine romena.
Nell’ambito del concerto che si svolge a Venezia, i due musicisti presenteranno sia composizioni tratti dall’album “Transylvanian Concert” sia composizioni in anteprima mondiale che saranno presente nel prossimo album: Doine româneşti reinterpretate; composizioni di George Enescu(Prelude a l’Unison dalla Suita Orchestrale No. 1, Op 9eImpresion d’enfance, Op. 28), re-immaginate nel linguaggio del jazz contemporaneo e brani di jazz ispirati dalla musica tradizionale romena.
L’ingresso è libero fino ad esaurimento. Per prenotazioni:info@jazzareametropolitana.com. Maggiori informazioni su JAM – Jazz Area Metropolitana trovate su www.jazzareametropolitana.com
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LUCIAN BAN (pianoforte) – uno dei più noti musicisti romeni di jazz, Lucian Ban si è guadagnato la fama internazionale sul palcoscenico newyorkese grazie ad una serie di progetti e album di alta qualità, il suono del suo pianoforte spinse i critici musicali di paragonarlo a Vladimir Horowitz e McCoy Tyner, Ban essendo ritenuto“uno dei migliori pianisti che si è trasferito a New York negli ultimi dieci anni” (Bruce Lee Gallanter). Insieme con il noto bassista americano John Hebert, Lucian Ban ha fondato e diretto l’ottetto Enesco Re-Imagined dedicato alla reinterpretazione delle opere del famoso compositore romeno George Enescu, un progetto che ha goduto di ottima accoglienza nella stampa internazionale, vincendo numerosi premi BEST OF 2013 ed essendo applaudito sui grandi palcoscenici di tutto il mondo: London Jazz Festival/Royal Elisabeth Hall, Barcellona Jazz Festival, Jazz d’Or di Strasburgo, Guimaraes (Portogallo) – Capitale Europea della Cultura ecc.
Ritenuto dal noto quotidiano britannico The Guardian“un nome da seguire / a name to watch”, il pianista e il compositore Lucian Ban, nato a Cluj-Napoca, lavora a New York, dove è leader in diversi gruppi musicali(Tuba Project, Elevation, Sam Newsome & Lucian Ban), tutti raccogliendo musicisti di spicco rinomati a livello internazionale. Ha pubblicato 8 album a nome suo per case discografiche americane ed europee e nel 2013 ha fatto il suo debutto presso la famosa casa discografica ECM Records (Keith Jarrett, Jan Garbarek, ecc.) con l’album“Transylvanian Concert”,album con il quale consegui il successo internazionale. Nel 2016 la casa discografica americana Sunnyside Records ha pubblicato l’album“Songs from Afar”del suo quartetto Elevation. La famosa rivista americana DONWBEAT gli concesse il voto massimo di 5* e la rivista All About Jazz lo intitola“un trionfo di comunicazione musicale ed emozionale”, mentre NY Jazz Record parla della“lettera d’amore che il pianista invia al suo paese d’origine”. Il critico Terrell Holmes dalla rivista All About Jazz scrisse nel 2003 con riferimento al pianista romeno:“Ilpianista Lucian Ban suona con una scioltezza e sensibilità che ricorda sia Vladimir Horowitz sia McCoy Tyner ...”.
MAT MANERI (viola) – nominato per un Grammy Award nel 2006 come“Miglior album di musica alternativa”, Mat Maneri è noto come uno dei musicisti di jazz più creativi nel mondo di oggi, un vero e proprio“bambino terribile” dell’avanguardia americana. Mat Maneri si è guadagnato la reputazione internazionale come uno degli artisti più singolari e interessanti della sua generazione, acclamato per la sua individualità vocale per un“matrimonio” tra il jazz e la musica microtonale e per le collaborazioni con leggende della musica del XX secolo. Nel 1990 Mat fondò insieme al suo padre il prestigioso Quartetto Joe Maneri; le registrazioni per le case discograficheEC, Hatology, Leo Records sono considerati alcuni dei documenti più importanti dell’improvvisazione musicale del XX secolo. I pianisti Paul Bley, Cecil Taylor, Matthew Schipp e Borah Bergman hanno chiesto al violista Mat Maneri di collaborare con loro per vari progetti come Montreal Jazz Festival, Library of Congress e tournée in tutta Europa. Non potendo essere incluso in una categoria specifica, grazie alla sua versatilità musicale, Matt ha lavorato conJoe Morris, John Medeski, Tim Berne, Cecil McBee, T. K. Ramakrishnan, Franz Kogelman, Roy Campbell, Spring Heel Jack, Draze Hoops ed è incluso nell’albumRemixex di Illy B. Eats. La famosa rivista All About Jazz lo descrive:“Mat Maneri ha cambiato il modo nel quale il mondo jazz ascolta il violino e la viola”.
Organizzatori: JAM – Jazz Area Metropolitana
Partner: Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia e Ateneo Veneto di Venezia
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