Sabato 27 gennaio 2018, alle ore 17,30, presso la Nuova Galleria dell’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia sita in Cannaregio 2215, 30121 Venezia (VE), l’Istituto che svolge la propria attività nella celebre città d’arte italiana, con il supporto dell’Istituto Culturale Romeno di Bucarest, inaugura la mostra d’arte naïf «Ludico e carnevalesco nell’universo rurale romeno» che raccoglie dipinti dell’artista Ioan Măric.
All’apertura della mostra, che potrà essere visitata dal pubblico nei giorni che vanno dal 27 gennaio al 17 febbraio 2018, da martedì alla domenica, dalle 10,30 alle 13,30 e dalle 16,30 alle 19,30, interverranno il Prof. Cristian Luca (Vicedirettore dell’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia) e l’artista Ioan Măric.
La mostra intende presentare al pubblico veneziano, italiano e internazionale il pittoresco dell’universo rurale romeno colto dalla visione e dal pennello del pittore Ioan Măric, ritenuto dalla critica specialistica uno dei più talentuosi e originali pittori naïf romeni. Il mondo contadino romeno si svela attraverso gli aspetti ludici della quotidianità e soprattutto dei giochi e delle tradizioni peculiari delle Festività, momenti di gioia e di aggregazione sociale molto sentiti, che la cultura tradizionale ha saputo conservare e tramandare da una generazione all’altra. Così, contraddistinguendosi per una grande vivacità cromatica interpretata dall’artista in modo disinvolto ed esuberante, le opere del pittore raffigurano un mondo ricco di tradizioni, carico di ottimismo e di un profondo senso di appartenenza comunitaria, ritratto con una raffinatezza che consacra uno stile proprio di Ioan Măric, rivelatosi come un talento sicuro e degno della migliore scuola pittorica, i suoi lavori riscuotendo grande successo di pubblico e di critica in Romania e all’estero. Media partner: «Deşteptarea», «Agenda Diasporei», «Gazeta Românească», «Modernism.ro».
Ioan Măric, uno dei più noti pittori d’arte naïf della Romania, è un artista autodidatta che ha conseguito nel 2017 la Laurea in Pedagogia e didattica dell’arte presso l’Università Nazionale di Belle Arti «George Enescu» di Iaşi. La sua intensa attività espositiva conta più di 200 mostre personali e numerose presenze in collettive e concorsi in varie città in Romania e all’estero, e tra queste ultime vanno menzionate: Quinzaine culturelle franco–roumaine, Palais de la Bourse di Strasburgo (2006); il Parlamento Europeo (Bruxelles, 2008, 2009 e 2013); la Biennale d’Arte Naïf (Bruxelles, 2009–2010); il Festival d’Arte Naïf di Verneuil-sur-Avre (2010) ecc. Nel corso degli anni, tra il 1968 e il 2017, ha esposto costantemente nelle rassegne nazionali d’arte naïf romena, tra le quali ricordiamo: Arad, Bistriţa-Năsăud, Botoşani, Bucarest, Costanza, Dorohoi, Focşani, Galaţi, Iaşi, Piteşti, Ploieşti, Reşiţa, Satu Mare, Sibiu, Suceava, Târgu Mureş, Timişoara, Vaslui ecc. Artista pluripremiato a livello nazionale e internazionale, Ioan Măric ha conseguito, tra gli altri, i seguenti premi: il Terzo Premio del Salone Internazionale d’Arte Naïf di Bucarest (1969); medaglia d’oro alle Mostre Internazionali d’Arte Naïf di Milano (1973), Lugano (1974), Viareggio (1976). In Romania, le sue opere si trovano in collezioni private e nei musei d’arte di Bacău, Baia Mare, Bistriţa-Năsăud, Brăila, Bucarest, Cluj-Napoca, Costanza, Craiova, Iaşi, Oradea, Piatra Neamţ, Piteşti, Ploieşti, Râmnicu Vâlcea, Reşiţa, Satu Mare, Sibiu ecc. All’estero, le sue opere si trovano in varie collezioni private e musei in Albania, Austria, Bulgaria, Canada, Svizzera, Francia, Germania, Grecia, Israele, Italia, Giappone, Olanda, Polonia, Russia, Spania, SUA, Ungheria ecc.
«L’arte del pittore Ioan Măric si nota per i suoi affascinanti personaggi. Racconti di una lussureggiante fantasia si rivelano in un susseguirsi di eventi e vicende. L’espressività dei personaggi dipinti dal nostro caro artista naïf è pregevole. Un universo pieno di vitalità, carico di allegria e di perspicacia» (Oana Gabriela Petrică).
«Coerente con se stesso, Ioan Măric ha conservato il filone genuino e popolare della sua arte. Negli anni è riuscito a creare un suo brand che ha riscosso notevole successo sia in patria sia all’estero. È un’arte molto viva e produttiva. La cultura tradizionale resta viva in Romania grazie all’impegno di persone come lui» (Magda Cârneci).